TRAVELING LIGHT
I’m traveling light
It’s au revoir
My once so bright
My fallen star
I’m running late
They’ll close the bar
I used to play
One mean guitar
I guess I’m just
Somebody who
Has given up
On the me and you
I’m not alone
I’ve met a few
Traveling light like
We used to do
Good night, good night
My fallen star
I guess you’re right
You always are
I know you’re right
About the blues
You live some life
You’d never choose
I’m just a fool
A dreamer who
Forgot to dream
Of the me and you
I’m not alone
I’ve met a few
Traveling light
Like we used to do
I’m traveling light
It’s au revoir
My once so bright
My fallen star
I’m running late
They’ll close the bar
I used to play
One mean guitar
I guess I’m just
Somebody who
Has given up
On the me and you
I’m not alone
I’ve met a few
Traveling light like
We used to do
But if the road
Leads back to you
Must I forget
The things I knew
When I was friends
With one or two
Traveling light like
We used to
I’m traveling light |
VIAGGIARE LEGGERI
Sto viaggiando leggero
È ‘au revoir’
Mia stella caduta
Già così brillante
Sono in ritardo
Chiuderanno il bar
Una volta suonavo
La chitarra mica male
Mi sa che sono
Solo uno che
Non crede più
A me e te
Non sono solo
Ho incontrato gente
Che viaggiava leggera
Come facevamo noi
Buonanotte, buonanotte
Mia stella caduta
Mi sa che hai ragione
Hai sempre ragione
So che hai ragione
Sulla depressione
Vivi una vita
Che non sceglieresti mai
Sono solo un folle
Un sognatore che
Ha dimenticato di sognare
Di me e di te
Non sono solo
Ho incontrato gente
Che viaggiava leggera
Come facevamo noi
Sto viaggiando leggero
È au revoir
Mia stella caduta
Già così brillante
Sono in ritardo
Chiuderanno il bar
Una volta suonavo
La chitarra mica male
Mi sa che sono
Solo uno che
Non crede più
A me e te
Non sono solo
Ho incontrato gente
Che viaggiava leggera
Come facevamo noi
Ma se la strada
Riporta da te
Devo forse dimenticare
Le cose che sapevo
Quando ero amico
Con un paio di persone
Che viaggiavano leggere
Come facevamo allora
Sono luce che viaggia. 1 |
Testo: Leonard Cohen
Musica: Patrick Leonard e Adam Cohen
Zac Rae: ottafono, mandolini, chitarra classica, organo Wurlitzer, mellotron e timpano
Patrick Leonard: programmazione batteria sintetizzata, tastiere
Michael Chaves: programmazione batteria sintetizzata
Mai Bloomfield: violoncello
David Davidson: violino
Tom Hemby: bouzouki
Athena Andreadis: cori
Tecnici del suono: Bruce Gaitsch, Zac Rae, Michael Chaves
Missaggio: Michael Chaves
Traduzione italiana del testo originale di Leonard Cohen: © Yuri Garrett/Leonardcohen.it 2016. Non riprodurre senza previo permesso.
Nota: Il testo della canzone si ispira alla poesia Travelling Light #31 pubblicata in Book of Longing (2006).
1. Devo quest’ultima riga alle osservazioni dei lettori che potrete leggere nei commenti.
Mi piace moltissimo questo brano. Mi piace il riferimento al viaggio (lo stesso che Leonard Cohen ha fatto nell’ultima lettera a Marianne), trovo incantevole che la percezione così limpida, chiara e forte dell’essere in prossimità della propria morte sia fonte di riflessioni spirituali ma anche di curiosità e l’immagine del viaggiare leggero è secondo me commovente, bellissima. Viaggia leggero perché si sente libero, perché porta con sé soltanto l’essenziale…
è così…
I’m Travelling light; a me piace tradurre: sono luce che viaggia, residuo impulso vitale di qualcosa scomparsa da tempo.
Sono luce che viaggia,
è un arrivederci,
alla mia stella caduta,
un tempo così brillante.
Suona molto meglio, che ne pensate?
anche io l’ho tradotta cosi. Contiene in sè la leggerezza, la velocità, la guida nel buio, l’assenza del corpo, l’attesa di un segnale per andare nella stessa direzione e alla stessa velocità della sua Marianne.
la prima impressione è stata di tradurla come “Luce viaggiante” anche se -viaggiante.- non è bello.
mio figlio è una Luce Viaggiante adesso-e questa canzone mi commuove sempre
Buongiorno a tutti.
Credo che mi siano sfuggiti i primi due interessanti commenti, che ora ho potuto rileggere grazie a Fiore. “Traveling light” può effettivamente essere tradotto in entrambi i modi, ed è il bello della poesia di Leonard. La soluzione di Dinolab è buona, anche a mio avviso disambigua forse un po’ troppo. Una soluzione potrebbe essere in iniziare con “viaggiare leggero” (che riprende il tema poi articolato nella canzone) e chiudere con “luce che viaggia”, per introdurre l’ambiguità.
così pienamente cosciente e disincantato nel dirci addio.
ci mancheranno le tue canzoni in cui tanta gente trova qualcosa di sè.
buonanotte principe.
Grazie, ho letto i testi è ho capito perché ho ritrovato il desiderio dopo tanto tempo di risentire queste poesie. Gli anni vissuti….