Testo originale e traduzione in italiano.

THE NIGHT COMES ON

I went down to the place
Where I knew she lay waiting
Under the marble and the snow
I said, Mother I’m frightened
The thunder and the lightning
I’ll never come through this alone
She said, I’ll be with you
My shawl wrapped around you
My hand on your head when you go
And the night came on
It was very calm
I wanted the night to go on and on
But she said, Go back to the World

We were fighting in Egypt
When they signed this agreement
That nobody else had to die
There was this terrible sound
And my father went down
With a terrible wound in his side
He said, Try to go on
Take my books, take my gun
Remember, my son, how they lied
And the night comes on
It’s very calm
I’d like to pretend that my father was wrong
But you don’t want to lie, not to the young

We were locked in this kitchen
I took to religion
And I wondered how long she would stay
I needed so much
To have nothing to touch
I’ve always been greedy that way
But my son and my daughter
Climbed out of the water
Crying, Papa, you promised to play
And they lead me away
To the great surprise
It’s Papa, don’t peek, Papa, cover your eyes
And they hide, they hide in the World

Now I look for her always
I’m lost in this calling
I’m tied to the threads of some prayer
Saying, When will she summon me
When will she come to me
What must I do to prepare
When she bends to my longing
Like a willow, like a fountain
She stands in the luminous air
And the night comes on
And it’s very calm
I lie in her arms and says, When I’m gone
I’ll be yours, yours for a song

Now the crickets are singing
The vesper bells ringing
The cat’s curled asleep in his chair
I’ll go down to Bill’s Bar
I can make it that far
And I’ll see if my friends are still there
Yes, and here’s to the few
Who forgive what you do
And the fewer who don’t even care
And the night comes on
It’s very calm
I want to cross over, I want to go home
But she says, Go back, go back to the World

SCENDE LA NOTTE
Leonard Cohen testi e traduzioni

Sono sceso fin giù al posto
Dove mia madre giaceva in attesa
Sotto il marmo e la neve
Le dissi, Madre ho paura
Il tuono e i fulmini
Non ce la farò mai da solo
Mi disse, Sarò lì con te
Il mio scialle avvolto attorno a te
La mia mano sul tuo capo mentre vai
E scese la notte
Ed era molto calma
Avrei voluto che quella notte non finisse mai
Ma lei disse, Ritorna, ritorna al mondo.

Stavamo combattendo in Egitto
Quando siglarono questo accordo
Per cui nessun altro doveva morire
Ci fu questo suono terribile
E mio padre cadde a terra
Con una ferita terribile sul fianco
Mi disse, Tenta di andare avanti
Prendi i miei libri, prendi la mia pistola
Ricorda, figlio mio, come mentirono
E scende la notte
È molto calma
Vorrei far finta che mio padre sbagliasse
Ma non bisogna mentire, non ai giovani

Eravamo rinchiusi in questa cucina
Mi diedi alla religione
E mi chiesi per quanto sarebbe rimasta
Avevo così tanto bisogno
Di trovarmi senza nulla da toccare
Sono sempre stato avido di questo
Ma mio figlio e mia figlia
Risalirono dall’acqua
Gridando, Papà hai promesso di giocare
E mi portarono via
Con mia grande sorpresa
E Papà, non sbirciare, Papà, copriti gli occhi
E si nascondono, si nascondono nel mondo

Ora la cerco in ogni momento
E mi perdo in questa missione
Sono legato ai fili di una preghiera
E dico, Quando mi chiamerà a lei
Quando verrà da me
Cosa devo fare per prepararmi
E d’improvviso lei cede al mio desiderio
Come un salice, come una fontana
Si staglia nell’aria luminosa
E scende la notte
Ed è molto calma
Sto tra le sue braccia e lei dice, Quando sarò andata
Sarò tua, tua per una canzone

Ora i grilli cantano
Le campane del vespro rintoccano
Il gatto dorme acciambellato sulla sedia
Andrò giù al Bar di Bill
Fin lì ce la posso fare
Per vedere se ci sono ancora i miei amici
Sì, e levo il calice a quei pochi
Che perdonano quel che fai
E ai meno ancora cui non frega niente
E scende la notte
È molto calma
Voglio andarmene, voglio andare a casa
Ma lei dice, Ritorna, ritorna al mondo.

Testo e musica: Leonard Cohen

Traduzione italiana del testo originale di Leonard Cohen: © Yuri Garrett/Leonardcohen.it 2016.
Vietata ogni riproduzione a scopo commerciale.
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NOTE DI TRADUZIONE

La canzone è divisa in cinque stanze, ciascuna con un suo tema ben definito.
Nella prima, la protagonista è la madre, che si presume morta. E’ lei che spinge il poeta nel mondo.
Nella seconda, è la figura paterna che domina, ma più in genere la patrilinea (e l’ebraismo). I riferimenti alla Terra Santa e ai suoi travagli sembrano evidenti.
Nella terza il poeta è ormai adulto e ha messo su famiglia – un bambino e una bambina, proprio come nella realtà di Leonard. Sono loro i giovani a cui non si possono dire bugie, a cui bisogna raccontare le verità scomode del mondo.
Nella quarta, la protagonista è la canzone, la missione cui è ormai dedicata la vita del poeta. La canzone gli appare tra una preghiera e l’altra e come è apparsa scompare. Questo è un tema ricorrente nella poetica di Cohen, che ha ripetutamente sostenuto che se sapesse dove si trova il posto dove nascono le canzoni ci andrebbe più spesso.
La quinta e ultima stanza chiude il cerchio. Il poeta è stanco, si avvicina alla sera (anche della vita). E’ tempo di bilanci, di pensare alla morte. Ma proprio quando tutto si fa più buio ritorna la madre, che lo spinte nuovamente nel mondo.